martedì 2 novembre 2010

Buried - Sepolto (di Rodrigo Cortes - 2010)



‘Buried’ è un film diretto da Rodrigo Cortes e uscito nelle sale cinematografiche italiane il 15 ottobre 2010.
La pellicola, che ha suscitato grande interesse fin dal Sundance Festival, segue un plot semplice, lineare ma d’impatto ed efficace.
Paul Conroy (Ryan Reynolds) è un autotrasportatore americano per un’azienda privata che giunge con altri suoi colleghi in Iraq, con la speranza di aver trovato finalmente un buon lavoro per sostenere al meglio la sua famiglia. Purtroppo però a questi verrà tesa un’imboscata da parte di un gruppo di terroristi che li scambia per soldati. Così, mentre gli altri suoi colleghi verranno quasi tutti assassinati, Paul verrà sepolto a tre metri sotto terra in una cassa di legno con a disposizione uno zippo, una matita e un cellulare. Questi tre strumenti saranno la sua unica ancora di salvezza per riuscire a comunicare con l’esterno e per avere una minima illuminazione in quella che sembra essere ‘la fine dei suoi giorni’.
‘Buried’ è un film che potrebbe suscitare, a chi non avesse avuto ancora modo di vederlo, scetticismo e desiderio di preferire ad un uomo sepolto in qualche regione sperduta dell’Iraq un’altra pellicola con più protagonisti. Che errore madornale. In soli novanta minuti e con un’interpretazione magistrale da parte dell’unico attore (l’eccezionale e intenso Ryan Reynolds) il regista Rodrigo Cortes riesce a tenere alta la tensione dello spettatore in un gioco fatto da attimi di stasi, attimi di tensione accelerata all’ennesima potenza e desiderio di voler aiutare il protagonista, con un’ immedesimazione dello spettatore così intensa da provare sulla pelle le sue stesse emozioni e la sofferenza negli attimi di maggior concitazione. Il chiaro messaggio politico della pellicola è evidente (ovvero il governo preferirebbe mantenere il riserbo su queste vicende piuttosto che aiutare questi poveri ostaggi) anche se, ciò che più balza all’occhio e ciò che allarma di più è che, nonostante il protagonista sia agevolato dal possesso di un cellulare, quest’ultimo risulti essere invece un enorme deterrente e un apparecchio che non fa altro che mettere in evidenza l’enorme incomunicabilità dei giorni nostri, nonostante tutti i mezzi che abbiamo a disposizione. Oltretutto si evince, (amaramente anche) che nel momento del bisogno, tutti (o quasi) si tirano indietro e come al solito bisogna cercare di cavarsela da soli per non subire la peggio o meglio ancora per non morire (nel caso di Paul).
Un’ultima amara ma veritiera constatazione che traspare dalla pellicola è che la vita di un essere umano, oggi come oggi, vale poco o niente rispetto alle grandi multinazionali, ai governi e all’incolumità di certe persone che stanno ai ‘piani alti’. Indi, assieme a Ryan Reynolds, siamo sepolti anche tutti noi, esseri comuni, pronti però alla sofferenza e a fare di tutto per riuscire a travalicare situazioni ostiche o meglio ancora apparentemente prive di vie d’uscita.
In conclusione, per chi non avesse avuto ancora modo di vederlo, consiglio la visione di ‘Buried’ in quanto non si troverà di fronte il classico film stereotipato e scontato. Per chi ha voglia e desiderio di scoprire (in fondo in fondo) un dipinto della società moderna, si accomodi pure. La ‘sepoltura’ sta per cominciare.
(Recensione a cura di) Susanna Angelino



Titolo originale: Buried
Genere: Horror , Thriller
Anno: 2010
Nazione: USA/ES
Produzione: Lionsgate
Distribuzione: MovieMax
Regia: Rodrigo Cortes
Cast: Ryan Reynolds, Robert Paterson, Samantha Mathis, Stephen Tobolowsky
Uscita ITA: 15-10-2010



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