domenica 1 aprile 2007

Le Notti Gotiche (di Eraldo Baldini e Massimo Cotto)


Casa Editrice: Aliberti

Anno Edizione: 2006

Codice ISBN: 9788874242023

Pagine: 218

Prezzo: 14€

Genere: Raccolta


Trama:In una casa di riposo per anziani nei pressi di Ravenna, un commissario di Polizia in pensione e un burbero ex partigiano condividono le lunghe, dolorose e inutili giornate che contraddistinguono la vecchiaia. Fino a quando non accade qualcosa di terribile e il vecchio combattente viene ritrovato in fondo a uno stagno prospiciente la residenza. Tutti pensano a un incidente, tranne l’ex commissario, che sembra ritrovare una seconda giovinezza aiutando nelle indagini un suo giovane pupillo, ora brillante commissario della Questura di Ravenna. Insieme affronteranno antiche leggende e un affascinante mistero archeologico, un cimitero di Goti sepolto tra la vegetazione...(Le notti lunghe, E. Baldini)In una Asti intrisa di misteri, magia e antiche superstizioni, un giovane maresciallo dei Carabinieri si ritrova a indagare su una inspiegabile epidemia di suicidi. Tra inquietanti masche e spaventose leggende di bardot, gli spiriti dei bambini morti che in alcune notti particolari (le Notti Corte) spingerebbero gli uomini alla follia, il militare viene preso in una spirale di autentico orrore che riuscirà a dipanare solo con l’aiuto di un personaggio emarginato da tutti, di cui si dice che abbia il potere di vedere la Morte... (Le Notti Corte, M. Cotto) Giudizio:Estremamente inquietante fin dall’immagine di copertina, in questo romanzo (composto da due racconti lunghi di autori diversi, caratteristica peculiare di questa collana Aliberti, Due thriller per due autori) torna prepotentemente la cupa provincia italiana, con i suoi impenetrabili segreti, i misteri sussurrati all’orecchio, le leggende e tradizioni che nascondono, o forse generano, delitti e mostruosità inenarrabili.Eraldo Baldini è ormai il Maestro indiscusso del gotico di provincia, e col racconto presente in questo libro fuga ogni dubbio residuo in merito: una narrazione magistrale, dove il respiro della natura della Romagna rurale si alterna e si mischia con un respiro più profondo, gutturale, che sembra provenire dai più oscuri anfratti della Storia di una regione solo apparentemente solare. Ma la vera sorpresa di questo volume è costituita dal racconto di Massimo Cotto, uno scrittore finora conosciuto essenzialmente per una vasta produzione di argomento musicale (oltre a due romanzi: Hobo, una vita fuori giri pubblicato nel 2003 da Editori Riuniti e vincitore di un premio speciale Cesare Pavese; L’ultima volta che sono morto, pubblicato nel 2005 da Aliberti), e che qui ci regala una storia veramente magica, oltre che spaventosa e, a tratti, estremamente disturbante. Come ogni piemontese “di razza”, Cotto sembra trovarsi veramente a suo agio nel gestire, con razionalità e fascino letterario, figure tradizionali dalla valenza difficile (benigne o maligne?) come solo le inquietanti masche sanno essere.Nel complesso, un libro bellissimo e avvincente che nessun appassionato di folklore e misteri italiani dovrebbe farsi sfuggire!



1 commento:

Anonimo ha detto...

ho letto questo libro perchè non mi perdo nulla di quello che scrive Baldini, e così ho scoperto "le masche" di MASSIMO COTTO. BELLO BELLISSIMO il racconto di quest'ultimo. Direi che è quasi un BALDINI ambientato in Piemonte.
ciao
BB