domenica 9 novembre 2008

Dove il silenzio muore - Il Reading


Venerdi 28/11/2008, con inizio ore 21,00, presso la Libreria Mondadori OCCASIONI D’INCHIOSTRO in via Ettore Ponti, 21 (Milano), Simonetta Santamaria presenterà il suo nuovo romanzo horror “Dove il silenzio muore” (Ed. Centoautori), candidato al Premio Scerbanenco 2008.
Il reading musicale del romanzo è organizzato dall’Associazione di Cultura Horror NOVA ARS NOCTURNA in collaborazione con la Casa Editrice Centoautori e sarà tenuto dall’attrice Francesca Puglisi e dalla ballerina Beatrice Niero, con la musica dal vivo di Azraeel.
Introduzione a cura di Paola Barbato, sceneggiatrice del fumetto popolare horror DYLAN DOG (Sergio Bonelli Editore).
Buffet a fine serata. Ingresso gratuito.
Il link per votare “Dove il silenzio muore” al Premio Scerbanenco 2008 è il seguente:
http://www.noirfest.com/cerba.asp
I voti popolari verranno sommati alle preferenze della Giuria Letteraria composta da Nico Orengo (Presidente), Valerio Calzolaio, Loredana Lipperini, Carlo Oliva, Gianfranco Orsi, Sergio Pent, Cecilia Scerbanenco, SebastianoTriulzi, John Vignola e Lia Volpatti, e determineranno la cinquina dei finalisti, che verrà presentata a Courmayeur il 4 e 5 dicembre. Per votare, cliccate sul pallino corrispondente a Simonetta Santamaria. E'possibile votare una sola volta. I risultati saranno visualizzati solo dopo il voto.

Dove il silenzio muore (di Simonetta Santamaria)



Titolo Dove il silenzio muore
Autore
Santamaria Simonetta
Prezzo € 14,00

2008, 224 p., brossura
Curatore Putignano A.
Editore
Cento Autori (collana Narratopoli)
Napoli, oggi.
Borgo Marina Piccola è un minuscolo agglomerato di case a ridosso della collina di Posillipo, abitato da pescatori ed ex pastori.
Proprio a ridosso del Borgo sorge “La Silenziosa”, vecchia dimora edificata molto tempo prima da Franco Giordano, un pescatore originario del posto che, per virtù ed esempio di vita è assurto, anche a decenni dalla morte, quasi al rango di eroe locale.
È proprio all’antica dimora familiare che fa ritorno Sara Mattei, nipote del Giordano, una donna contro la quale il destino sembra essersi accanito con particolare foga: prima la morte di entrambi i genitori, a distanza di poco tempo l’uno dall’altro; poi il tracollo della sua vita sentimentale; infine le sue “visioni”, un dono soprannaturale che le permette di vedere le anime di coloro che sono trapassati, e che ultimamente hanno assunto una cadenza da incubo...
Sara fa così ritorno alla casa dei nonni materni, il luogo a cui sono legati i più bei ricordi dell’infanzia, nel tentativo di rimettere ordine nella propria vita.
Ma non tutti, al Borgo, sono felici del ritorno della nipote di Franco Giordano. Soprattutto tra gli anziani, il ritorno alla vita della “Silenziosa” viene visto come un evento foriero di sventure. E forse non sbagliano...
Nella sua smania di rinnovamento, Sara rivolta “La Silenziosa” come un guanto. Ed è proprio nel corso dei lavori di ristrutturazione che qualcosa riemerge dalle cupe ombre del passato: un vecchio teschio, che reca incastonato al suo interno un antico manufatto egizio.
Da questo momento la situazione precipita, e una serie di morti orribili quanto misteriose scandiscono il risveglio di un’antica maledizione che era già stata combattuta, molto tempo prima, da Franco Giordano e dai suoi vecchi amici: il medico condotto Luigi Miranda, il ciabattino Antonio Sperandeo, il parroco del Borgo, don Raffaele Lombardi, e suo nipote, l’archeologo Filippo Santoro. Gli stessi personaggi con cui ora Sara dovrà allearsi, per combattere le potenze infernali e le mostruosità d’oltretomba che vengono fuori a ogni voltata di pagina di questo stupendo romanzo horror in salsa partenopea...

Simonetta Santamaria è un caso unico nel panorama letterario italiano: “purista” dell’horror in un Paese dove, se vuoi scrivere horror, devi contaminarlo di giallo, noir o thriller (altrimenti è meglio, più sicuro e redditizio, ficcarsi nella scia delle scribacchiature moccesi...), vulcanica, passionale e caparbia come solo una napoletana D.O.C. sa essere, preferisce coltivare le sue gemme letterarie nel substrato ancora fecondo delle piccole case editrici, piuttosto che “vendersi” o cedere a compromessi!
Vincitrice del più importante riconoscimento lettererio di genere in Italia, il “Premio Lovecraft”, con il racconto “Quel giorno sul Vesuvio”, con questo primo lavoro sulla lunga distanza si è piazzata nel novero dei Magnifici Cento candidati all’edizione 2008 del Premio Scerbanenco (potete votarla on line all’indirizzo
http://www.noirfest.com/cerba.asp cliccando sul pallino a fianco del suo nome).
È necessario aggiungere altro? Si, una cosa...Stay Horror Forever, SimoNoir!!!

martedì 22 luglio 2008

Sherlock Holmes contro Dracula (di Loren D. Estelman)


WATSON JOHN H.
SHERLOCK HOLMES CONTRO DRACULA
Genere:
Libri
Editore: GARGOYLE
Pubblicazione: 05/2008
Numero di pagine: 251
Prezzo: € 13,00
ISBN-13: 9788889541265
ISBN: 8889541261


Whitby (Inghilterra), una notte di agosto del 1890. Una nave attracca nel porto locale. Si tratta della Demeter e a bordo non c’è nessuno, a parte il cadavere dissanguato del suo capitano, legato al timone della nave. Negli occhi sbarrati un’espressione di indicibile orrore. Unica presenza vivente a bordo del natante (forse), un cane nero che alcuni testimoni giurano di aver visto a bordo. Ancor più misterioso il carico della nave: cinquanta strane casse piene di terra!
È solo l’inizio: il ritrovamento dei corpi di alcuni bambini dissanguati, con strane ferite sul collo, e i ripetuti avvistamenti, nella brughiera, di una inquietante donna vestita di bianco mettono in allarme nientemeno che “il principe degli Investigatori”, Sherlock Holmes!
Chiamato in causa, insieme al suo fedelissimo collaboratore dr. Watson, da un cronista locale, Holmes si imbatte nel caso più difficile della sua lunga carriera professionale: il terrificante nemico che si profila all’orizzonte, infatti, altri non è che il famigerato, demoniaco, apparentemente invincibile Conte Dracula di stokeriana memoria...
Alle difficoltà del caso si sommeranno le problematiche che derivano dal dover condividere le varie piste d’indagine con... il dott. Abraham Van Helsing in persona, e la sua squadra di cacciatori di vampiri!
E così, in un tourbillon di inseguimenti, sfide logiche e d’intelligenza, assalti, confronti all’ultimo sangue (e neurone...), un’ironia al vetriolo e una narrazione dai ritmi al cardiopalmo, il lettore verrà condotto al sorprendente, imprevedibilissimo finale...

Impostato come se fosse un memoriale del dr. Watson in persona, questo romanzo ha visto la luce nel lontano 1978, ad opera di Loren D. Estelman (e da allora tradotto in 23 lingue, senza contare l’adattamento radiofonico della BBC, realizzato nel 1981).
Pur non potendolo considerare un capolavoro assoluto della letteratura gotica a tutti gli effetti, “Sherlock Holmes contro Dracula” ha tuttavia due grandi pregi: quello di essere un intelligentissimo (e fedelissimo agli originali) cross-over di stili tra Arthur Conan Doyle e Bram Stocker e quello, secondo me ancor più notevole, di essere un interessantissimo e intrigantissimo “gioco letterario a incastro”: Estelman, infatti, sfrutta gli spazi e i tempi morti del capolavoro di Bram Stocker, e proprio in questi (quelli, cioè, in cui la figura del Principe delle Tenebre è assente e nessuno sa cosa stia combinando...) costruisce la struttura narrativa del proprio romanzo.
Geniale!
Un libro imperdibile per gli appassionati di Sherlock Holmes e di Dracula.
Un acquisto sicuramente consigliato per chi si appresta a partire per le tanto sospirate vacanze estive, e ancora non ha deciso cosa portarsi da leggere sotto l’ombrellone...


mercoledì 2 luglio 2008

Lo Zio Silas (di Joseph Sheridan Le Fanu)


Joseph Sheridan Le Fanu
collana Gargoyle Books 17, Gargoyle Books, 2008
rilegato, 558 pagine, Euro 16,00
ISBN 978-88-89541-27-2

Tenuta di Knowl (Inghilterra), inverno 1844. Maud è la giovanissima figlia di Austin Ruthyn di Knowl, vecchio e ricchissimo nobile il cui carattere è stato notevolmente inasprito dalla perdita dell’adorata moglie in giovane età, oltre che da una serie di dispiaceri familiari che lo hanno indotto a trasformarsi in un autentico misantropo.
Maud è figlia unica ed erede universale del patrimonio di famiglia. La sua vita si trascina monotonamente tra le pareti dell’oscura e spettrale residenza, con l’unica compagnia della fedele servitù e dei silenzi enigmatici di suo padre. Dotata di un’incontenibile e fantasiosa curiosità, Maud è morbosamente attratta dai ritratti, disseminati per la residenza, di suo zio Silas, fratello del padre che non ha mai incontrato e sul cui conto si vociferano cose molto brutte: infamanti accuse di omicidio che lo hanno fatto cadere in disgrazia.
La vita nella proprietà di Knowl sembra ricevere una brusca svolta dopo la visita di un misterioso personaggio, il dottor Bryerly, amico di suo padre e come lui seguace di uno strano e ambiguo culto, quello della Setta di Swedenborg.
Dopo alcuni giorni trascorsi a Knowl in stretta e segreta compagnia di Austin, Bryerly se ne va. È allora che il vecchio Ruthyn sembra farsi più loquace e confida parzialmente a Maud un segreto di vitale importanza. Contemporaneamente, le comunica che sta apprestandosi a intraprendere un enigmatico Viaggio in compagnia di Qualcuno. Maud fatica a comprendere la reale entità delle parole del padre.
Una notte fa il suo ingresso nella residenza di Knowl Madame De la Rougierre, la nuova istitutrice francese della ragazza, una creatura sulfurea e misteriosa che instaura da subito con la ragazza un rapporto basato sul terrore. A far da contraltare a questo personaggio giunge, qualche tempo dopo, la cugina Monica, di molto più anziana di Maud, solare ed esuberante. A lei Maud confida paure e curiosità, e grazie alle mezze verità di Monica, Maud rinforza il proprio interesse nei confronti della figura di Zio Silas. È proprio grazie a Monica che, tempo dopo, la ragazza riuscirà a far cacciare da Knowl l’infernale Madame De la Rougierre.
Alla morte di Austin, Maud viene affidata proprio alle cure dello Zio Silas. Questi dovrà farsi carico dell’educazione e della buona salute di Maud, da cui erediterebbe il patrimonio della famiglia Ruthyn in caso di morte della giovane...
Maud si stabilisce così nella casa di Zio Silas a Bartram-Haugh. Qui conosce Milly, la figlia di Silas, una ragazza con cui si sente subito in sintonia e le cose sembrano finalmente cambiare in meglio. Ma dura poco, e le Tenebre non tarderanno ad addensarsi di nuovo attorno a Maud, nella personificazione di Zio Silas, un personaggio ancor più inquietante e spettrale di quanto la ragazza potesse immaginare, ma soprattutto in quella di suo figlio Dudley, creatura tanto viscida quanto spaventosa. I fatti incredibili che di li a poco andranno a verificarsi costringeranno Maud ad abbandonare le vesti di ingenua damigella di campagna e trasformarsi nella più classica eroina vittoriana, in un crescendo di paura, mistero e Oscurità...

Stampato per la prima volta in Italia a quasi centocinquant’anni dalla sua stesura, grazie alla mai troppo lodata Gargoyle Books, “Lo Zio Silas” è il capolavoro assoluto di Joseph Sheridan Le Fanu, uno dei massimi Maestri della letteratura gotica anglosassone, conosciuto nel nostro Paese quasi esclusivamente per il racconto lungo di stampo lesbo/vampirico “Carmilla”. Ne “Lo Zio Silas” sono presenti tutti gli ingredienti del romanzo gotico “di razza”, dalle dimore spettrali ai più terribili segreti sussurrati, ai personaggi negativi con l’anima più nera di un abisso, agli eroi ed anti-eroi più sublimi, alle “presenze” più o meno palesi, più o meno buone o cattive...
Tutti i personaggi qui rappresentati sono memorabili, emozionanti. Alcuni, come Madame De la Rougierre e lo stesso Zio Silas, sono autentiche icone “dark” che farebbero la gioia di cineasti come Tim Burton (a proposito: visto che del romanzo esiste già una versione cinematografica, “Uncle Silas” di Charles Frank, del 1947, a quando un remake, magari proprio di Burton, magari con Johnny Depp nel ruolo del tenebroso Zio???)
Da avere! Da leggere! Da perdersi nei meandri delle pagine che si trasformano in autentici passaggi segreti, cunicoli infidi, segreti inconfessabili...
Da godere chiusi in casa, d’inverno, davanti al camino, mentre fuori il vento ulula, con un buon bicchiere di Vecchia Romagna appoggiato sul tavolino e in sottofondo un disco dei Nightfall o dei Paradise Lost...
Un romanzo diabolicamente divino, divinamente diabolico!

martedì 3 giugno 2008

Sherlock Holmes contro Dracula!



Gargoyle Books
presenta
un inedito in Italia
del Dottor John H. Watson
Sherlock Holmes contro Dracula
a cura di Loren D. Estleman
Traduzione di Paolo De Crescenzo
Introduzione di Paolo Zaccagnini


Da giovedì, 29 maggio 2008 nelle librerie


E' possibile ascoltare l'adattamento radiofonico a cura della BBC (1981), tramite dowloading, andando suwww.sherlockholmescontrodracula.it


La trama. Nell'estate del 1890, una goletta russa denominata Demeter salpa dalla città di Verna, sul Mar Nero, in direzione dell'Inghilterra, e approda, a distanza di un mese, nel porto della cittadina balneare di Whitby. L'imbarcazione sembra una nave fantasma: squarciate le vele, disarcionati gli alberi ma, soprattutto, sparito l'intero equipaggio, fatta eccezione per il cadavere del capitano, legato alla ruota del timone. Sul viso del morto un'espressione di raggelante raccapriccio, sulla gola due minuscoli ma incontrovertibili ferite. A bordo della goletta vengono trovate 50 casse piene di terra e un enorme cane nero che, però, in un balzo si dissolve dalla vista di tutti. Al naufragio della Demeter sono collegati altri inquietanti avvenimenti come il ritrovamento, nella brughiera di Hampstead, di alcuni bambini precedentemente scomparsi, anch'essi rinvenuti con dei segni alla gola, e l'apparizione di una spettrale fanciulla, conosciuta come "Bloofer Lady", condannata a una fine atroce. Ad indagare sull'inspiegabile mistero è Sherlock Holmes, assistito come sempre dal dottor Watson, suo fedele amico e biografo. Questa volta il maestro degli investigatori è chiamato a misurarsi niente di meno che con il Re dei Vampiri in persona, il Conte Dracula.
L'autore. John H. Watson, medico-chirurgo inglese, nato nel 1852. Inseparabile amico, confidente e biografo del grande detective Sherlock Holmes, le cui imprese hanno ispirato generazioni di investigatori dilettanti in ogni parte del mondo sin dalla sua prima avventura Uno studio in rosso, pubblicata sullo "Strand Magazine" nel 1887. Poco dopo la laurea, Watson prestò servizio in Afghanistan come aiuto-chirurgo nel Quinto Reggimento Fucilieri Northumberland. Gravemente ferito nella battaglia di Maiwand, venne congedato e tornò a Londra. Lì ebbe inizio il suo lungo sodalizio con Sherlock Holmes, cui dedicò oltre 60 tra libri e articoli. Morì nel 1940.
Il curatore. Nato e cresciuto nel Michigan, Loren D. Estleman si è laureato nel 1974 alla Eastern Michigan University in Letteratura Inglese e Giornalismo. Ha pubblicato 60 libri e centinaia di racconti e articoli. Considerato una vera e propria autorità in due filoni letterari, il western e la detective-story, ha collezionato 17 vittorie e decine di nomination nei più importanti premi "di genere", compreso Il National Book Award e il Mystery Writers of America Edgar Allan Poe Award. È anche un autorevole critico letterario e scrive recensioni per il "New York Times" e il "Washington Post". Si autodefinisce uno scrittore "lento", pur trascorrendo sei ore al giorno alla macchina da scrivere (non usa il computer).Profondo conoscitore nonché cultore di tutte le opere di Sir Arthur Conan Doyle aventi Sherlock Holmes come protagonista (il cosiddetto "Canone"), Estleman è membro della Società holmesiana "Gli Irregolari di Baker Street". Ha dedicato al grande detective i pastiches Sherlock Holmes contro Dracula (1978) e Dottor Jekyll e Mr Holmes (1979) - che verrà pubblicato prossimamente sempre da Gargoyle Books -, assecondando il desiderio di contrapporre il più grande detective della letteratura a quelli che definisce "i più famosi super-cattivi della letteratura vittoriana". Sherlock Holmes contro Dracula è stato tradotto in 23 lingue e continuamente ristampato dall'anno della prima pubblicazione (1978). La BBC ne ha tratto un adattamento radiofonico che ha avuto un grande successo, tanto da essere stato ritrasmesso nel novembre del 2007. Il libro è stato opzionato tre volte per una versione cinematografica.
www.lorenestleman.com


Come comincia:
Prima di dare inizio al racconto, sento che è mio dovere mettere in guardia il lettore contro una certa quantità di affermazioni estranee di recente effettuate in merito agli accadimenti narrati qui di seguito. Mi riferisco in particolare a una monografia illegittima che ha riscosso una certa dose di popolarità fin dalla sua prima apparizione, avvenuta quattro mesi fa: è opera di un irlandese che risponde al nome di Bram Stoker, e si intitola Dracula.


Hanno detto:
Insieme a La soluzione sette per cento di Nicolas Meyer, Sherlock Holmes contro Dracula resta, a distanza di trent'anni dalla sua prima uscita, una pietra miliare tra i pastiche holmesiani
(The Observer)


Dati tecnici del volume:

Prezzo: 13 €

ISBN: 978-88-89541-26-5

Pagg. 251

lunedì 5 maggio 2008

Il Vangelo secondo Satana (di Patrick Graham)

Autore: Graham Patrick
Editore: Nord
Genere: letteratura straniera
Collana: Narrativa Nord
Traduttore: Dompè M.
Pagine: 530
ISBN: 8842915327
Data pubblicazione: 27 Mar 08



1348 d.C. In Europa imperversa la peste. Le città sono in fiamme, enormi pire funebri ardono i cadaveri di milioni di individui, eserciti di ratti trasportano la Morte Nera senza sosta da un luogo all’altro, le nazioni sono in ginocchio.
Ma un Flagello ancor più immane della peste è penetrato nel convento delle Agostiniane di Bolzano: una vecchia suora dell’antico e segretissimo Ordine delle Recluse è stata trovata morente, nascosta su un carro di viveri. Con sé porta qualcosa, un segreto terribile, un antico libro e delle vecchie ossa, la prova di una menzogna che la Chiesa cerca, da mille anni, di occultare.
Ma la vecchia religiosa porta tra le mura del convento anche il suo demoniaco persecutore, l’essere conosciuto come Caleb il Viaggiatore e così, dopo tredici notti di morte e orrori indicibili, madre Yseult da Trento, la superiora del convento, decide di murarsi viva con il segreto che la vecchia Reclusa trasportava tra le pieghe della sua tonaca, un segreto tanto grande e spaventoso che da solo basterebbe a far crollare l’intera Cristianità come un castello di carte...

Hattiesburg, Maine, oggi. Marie Parks è un agente speciale dell’FBI, un profiler specializzato nella caccia a un particolarissimo tipo di assassino, il “cross killer”. L’esistenza di Marie Parks ha subito una tragica e angosciosa svolta dopo l’incidente stradale in cui hanno perso la vita il compagno e la figlia: risvegliatasi dopo un lungo periodo di coma, Marie ha scoperto di avere la capacità di vedere gli spiriti delle persone morte e di poter rivivere sulla propria pelle gli ultimi istanti di vita delle vittime degli assassini a cui da la caccia.
Ad Hattiesburg sta indagando sull’atroce morte per crocefissione di quattro ragazze sconosciute e di una sua giovane collega che l’aveva preceduta nelle indagini.
Come Marie avrà modo di scoprire, le quattro giovani erano collegate a uno degli ordini religiosi più antichi e segreti tra quelli istituiti dalla Chiesa Cattolica, le Recluse.
Ma quando sulla scena delle indagini appare padre Carzo, un espertissimo esorcista che il Vaticano ha inviato a investigare su degli spaventosi casi di possessione diabolica di massa e, contemporaneamente, su un incredibile incremento dei fenomeni miracolistici in tutto il mondo, la realtà delle cose comincia a sgretolarsi davanti agli occhi di una Mary Parks ormai sull’orlo della follia.
Sarà la morte del Papa a Roma, tanto improvvisa quanto inquietante e misteriosa, a portare alla luce le manovre di un gruppo di potentissimi cardinali eretici, la Fumata Nera di Satana, una setta creata addirittura da alcuni tra i primi discepoli del Cristo e resa potentissima dai Templari, il cui obbiettivo è quello di distruggere dall’interno la Chiesa stessa con la proclamazione dell’Eresia Definitiva, la Verità contenuta nel Vangelo secondo Satana...


“Spacciato” come thriller di stampo religioso dalla Nord, la Casa Editrice che ha il merito di aver portato in Italia un best seller che in Francia è diventato, in brevissimo tempo, un autentico caso letterario, “Il Vangelo secondo Satana” è in realtà uno dei più spaventosi romanzi horror di cui si abbia memoria! E fidatevi se ve lo dice uno che legge “Paura in Lettere” da quasi trent’anni, ed è avvezzo a Maestri di genere di ogni epoca, da Machen a Lovecraft, da Stocker a King a Barker, passando per Le Fanu, Poe, James, Simmons, Lafcadio Hearns e i suoi fantasmi orientali, fino agli italianissimi Nerozzi e Arona...
Non mi vergogno di dire che alcuni passaggi del romanzo di Graham mi hanno imposto di dormire poi con la luce accesa, come la descrizione della ragazza posseduta, fatta da un ormai folle padre Agostino Alameda, responsabile della missione di Săo Joaquim nella foresta amazzonica, a padre Carzo. O lo stesso, terribile incontro di Carzo con Maluna, la principessa tribale invasata, nei sotterranei di un tempio olmeco dalle pitture rupestri che rappresentano una stranissima Genesi del Mondo, fino alla Via Crucis del Cristo. Ma sono solo esempi: tutto il romanzo è un continuo scalare vette di dolore, orrore, morte per immagini e deliri estremamente vividi (e lividi, se non necrotici...).
E tutto questo è reso ancor più impressionante da almeno due aspetti: 1)l’opera è sicuramente di fantasia, però man mano che si procede nella lettura si ha la netta impressione che l’autore abbia avuto accesso a materiale storico/bibliografico realmente in possesso degli Archivi più segreti Chiesa; Patrick Graham è uno pseudonimo. Chi è veramente l’autore del romanzo?

venerdì 18 aprile 2008

Finalmente in libreria il capolavoro di Joseph Sheridan Le Fanu: Lo Zio Silas

Gargoyle Books presenta,
per la prima volta in edizione italiana, il capolavoro di Joseph Sheridan Le Fanu
"Lo Zio Silas - Una storia di Bartram-Haugh"
Traduzione di Annarita Guarnieri
Prefazione di Sandro Melani
Dal 17 aprile 2008 nelle librerie
Trailer del film Uncle Silas (di Charles Frank, 1947) a cura della casa editrice visibile, tramite downloading, su www.gargoylebooks.it
oppure su http://it.youtube.com/watch?v=IfSujsX1aX8

La trama. Maud è l'unica figlia ed erede di Austin Ruthyn di Knowl, un ricco e solitario possidente di antico ed elevato lignaggio. La misantropia del padre costringe la ragazza a condividere con il genitore una vita di reclusione nell'estesa proprietà di Knowl, con la sola compagnia della fedele servitù. Maud ha perso da piccola la madre e sa che il suo parente più prossimo è lo zio paterno, Silas Ruthyn, che lei conosce solo attraverso un ritratto, ma che non ha mai visto di persona. Sullo Zio Silas gravano inquietanti accuse di omicidio e, a causa di questi sospetti, egli è caduto in disgrazia e sopravvive solo con il sostegno del fratello maggiore, il quale è convinto della sua innocenza. L'arrivo di Madame de la Rougierre, l'istitutrice francese chiamata a provvedere alla sua educazione, da un lato, e la conoscenza della Cugina Monica, dall'altro, turbano la quotidianità di Maud. Da subito, infatti, la ragazza prova un incontenibile terrore nei confronti di Madame e diffida profondamente di lei; al contrario, vede in Monica un'alleata, alla quale confida le sue angosce. Maud riesce a dimostrare al padre quanto poco limpida sia la personalità di Madame e questa viene finalmente mandata via, non prima di aver minacciato la sua ex allieva. Di lì a poco, Maud perde il padre e viene affidata all'esclusiva tutela dello Zio Silas, nella tenuta di Bartram-Haugh. Qui, la ragazza è meno isolata, grazie alla compagnia della Cugina Milly, figlia di Silas, con cui instaura un affettuoso rapporto di complicità, alla maggiore vicinanza alla dimora della cugina Monica e alla conoscenza di Lord Ilbury Carysbroke e di sua sorella Mary. Lo Zio Silas, però, si rivela una personalità talmente sfuggente ed elusiva da apparire quasi uno spettro agli occhi della nipote. Accanto a lui, suo figlio Dudley desta in Maud sentimenti di repulsione e paura. Aleggia a Bartram-Haugh un'atmosfera di oscuro e ineffabile mistero, che una sequela di inquietanti episodi non fanno che amplificare.Il libro. Lo Zio Silas venne pubblicato a puntate sul "Dublin University Magazine" nel 1864, ottenendo successo sia tra i lettori delle classe più agiate sia tra un pubblico più popolare e meno colto. Si tratta di un testo che, per sua struttura e stile, oltre che un romanzo, costituisce una vera e propria esperienza emotiva e intellettuale. Proponendolo per la prima volta in Italia, Gargoyle compie la sua operazione editoriale più prestigiosa e colma una vera e propria lacuna relativamente a uno dei maggiori esponenti del Gotico anglosassone, conosciuto nel nostro paese specie per i suoi racconti, tra i quali spicca il celebre Carmilla. Sandro Melani - docente di Letteratura Inglese presso l'Università della Tuscia, nonché uno dei massimi esperti, in Italia, del Romanzo Gotico (per i tipi Marsilio ha curato la riedizione di Carmilla, 1999 e, recentemente, quella de Il Castello di Otranto di Walpole) - firma la prefazione.Il romanzo è aperto a molteplici e disparate chiavi interpretative ed è stato letto anche come un'allegoria politica della dissoluzione della società anglo-irlandese. In proposito, lo sguardo pessimista dell'irlandese Le Fanu influenzerà non poco quello di altri due celebri scrittori, suoi connazionali, William B. Yeats e James Joyce, facendo sì che Lo Zio Silas venga considerato uno dei più significativi antesignani del modernismo letterario europeo del XX secolo. È uno dei più agghiaccianti thriller psicologici mai scritti, che si pone, per tecnica costruttiva e gusto del mistero, alle origini della letteratura poliziesca. L'autore combina magistralmente elementi del mystery con i passaggi incalzanti dell'investigazione.Le Fanu alimenta la tensione con soluzioni continue ricorrendo ad una cifra narrativa che si esprime attraverso la dilatazione della trama, mettendo il lettore nelle condizioni di acclimatarsi ai personaggi, di vederli, di entrare in intimità con le loro bizzarrie e idiosincrasie, seppure essi si muovono in un'epoca storica dai costumi assai diversi rispetto a quelli odierni.Al centro della narrazione de Lo Zio Silas risaltano figure femminili assai incisive (sia positive che negative), le quali - man mano che la storia si sviluppa - faranno il possibile per affrancarsi dall'assoggettamento maschile: questo vero e proprio predominio di una prospettiva psicologica femminile è uno dei fattori che rende il libro di una straordinaria modernità.Un testo di una sorprendente modernità, tanto da ricordare per la densità dei suoi simboli, le Brontë, ma anche degli scrittori del terrore più tardi come Blackwood e Arthur Machen, nei quali l'insistenza posta sulla forza del rimosso diventa più esplicita. E questo chiaramente ha bisogno di un commento. Com'è possibile che uno scrittore che sta deliberatamente lavorando secondo una formula all'apparenza superata, riesca, tuttavia, a guardare avanti verso una narrativa più coscientemente psicologica? Le possibilità sembrano due. La prima è insita nella stessa natura del gotico: nella misura in cui il gotico era divenuto il modo principale grazie al quale esplorare il terrore e le altre sensazioni estreme, così era naturalmente rivestito di un contenuto psicologico che Le Fanu aveva continuato a sondare. La seconda possibilità, tuttavia, è forse la più interessante: cioè che nell'opera di Le Fanu, proprio perché era superata dal sensazionalismo, il gotico è ridotto a dati psicologici essenziali. David Punter, Storia della letteratura del terrore (Editori Riuniti, 1985)L'Autore. Joseph Sheridan Le Fanu nasce a Dublino nel 1814. Trascorre l'infanzia tra i villaggi di Chapelizod e Abington, nella contea di Limerick. Qui, vive in stretto contatto con una società rurale fiera ma povera e imbevuta di superstizioni. La componente favolistica e fantastica, propria della cultura contadina irlandese, influenzerà profondamente la produzione letteraria di Le Fanu, in particolare per quanto riguarda la narrativa breve. I suoi racconti pullulano di fate, gnomi, leprecauni, creature fantastiche e animali fatati che insidiano i boschi, dando vita ad un mosaico narrativo di grande suggestione. Nel 1832, Le Fanu intraprende gli studi in Legge presso il Trinity College di Dublino; tra il 1835 e il 1839, vengono pubblicati alcuni suoi racconti (The Ghost and the Bone-setter, The Furtunes of Sir Robert Ardagh e Schalken the Painter) sul "Dublin University Magazine", con cui Le Fanu continuerà a collaborare per tutta la vita, diventandone anche proprietario. Dopo una breve esperienza nell'avvocatura e un matrimonio che lo lascia vedovo inconsolabile, nel 1858, Le Fanu si allontana dalla vita sociale per dedicarsi esclusivamente alla scrittura (per questo verrà definito "The Invisible Prince") fino al 1873, anno della sua morte. Le Fanu è autore di diverse antologie di racconti e di alcuni romanzi, tra cui i più importanti sono Lo Zio Silas (1864) e Carmilla (1872), che narra di una vampira sensuale e affascinante, in odore di lesbismo, massimo tabù in epoca vittoriana. Sembra che lo stesso Bram Stoker abbia tratto ispirazione da Carmilla per il suo Dracula (1897). Le Fanu coltivò profondi interessi per la demonologia e l'occultismo e subì l'influenza del filosofo e mistico Emmanuel Swedenborg.

Dati tecnici del volume:
Prezzo: 16,00 €
ISBN: 978-88-89541-27-2
Pagg. 555


fonte: Costanza Ciminelli
Ufficio Stampa Gargoyle Books

lunedì 14 aprile 2008

La Via Oscura (di Robert R. McCammon)


La via oscura
Robert McCammon
Gargoyle Books
pp.488
Euro 16,50

Hawthorne è un piccolo centro dell’Alabama puritano e conservatore, razzista e intollerante, culla del Ku Klux Clan, dove gli uomini sono pronti a infervorarsi alle prediche domenicali di un pastore evangelico, ma sono anche pronti a picchiarlo a sangue e cospargerlo di pece e piume alle prime avvisaglie di solidarietà coi negri!
Ad Hawthorne, agli inizi degli anni ’50 dello scorso secolo, vive la famiglia di John Creekmore. Sua moglie Ramona è un’indiana cochtaw e ha un misterioso potere che, nella sua famiglia, si tramanda da secoli di generazione in generazione: quello di vedere i morti e restituirgli quella pace che non riescono a trovare da soli, permettendogli finalmente di varcare la soglia dell’Aldilà. La gente di Hawthorne la disprezza, considerandola una strega indiana, ma non esita a rivolgersi a lei in presenza di problemi che hanno a che fare col soprannaturale.
I due hanno un bambino, Billy, che manifesta presto gli stessi poteri della madre (dopo un sanguinoso massacro avvenuto in casa del suo migliore amico).
Nonostante il parere negativo di John Creekmore, Ramona porta il bambino a stabilirsi per un breve periodo a casa della vecchia madre di lei, Rebekah Fairmountain, che, attraverso una serie di rituali magici a base di erbe allucinogene, insegna al nipote come far emergere il suo immenso potere e iniziare la propria Via Oscura. Durante questi rituali Bill fa il suo primo, spaventoso incontro con il Mutaforma, un’entità malvagia antichissima che si nutre della paura e della disperazione di quelle anime di trapassati che non riescono ad allontanarsi dal mondo materiale.
Ma c’è un altro ragazzo che vive in Alabama, il cui destino sembra misteriosamente intrecciato con quello di Billy. Si chiama Wayne, ha la stessa età del giovane Creekmore ed è figlio del più famoso predicatore evangelista del Sud degli Stati Uniti, Jimmy Jed Falconer, un uomo che sulle sulle prediche infuocate infarcite di minacce d’inferno e tormenti ha costruito un impero miliardario: la Crociata Falconer.
Anche Wayne ha un potere prodigioso, il Dono della Guarigione. Anche lui, seppur inconsapevolmente, sembra percorrere una propria Via Oscura, che quando si incrocia con quella di Bill apre misteriosi canali attraverso i quali le Forze del Bene e quelle del Male si scatenano in tutta la loro inaudita Potenza.
Per vent’anni i due giovani percorrono le loro vite su sentieri di infinito dolore e straordinaria magia, in un continuo alternarsi di situazioni fin troppo umane o inconcepibilmente sovrannaturali, in un caleidoscopio di fenomeni paranormali, odio, amore, sangue e morte, con il Mutaforma sempre in agguato, sempre pronto a metter fine alla vita di coloro che ritiene i più pericolosi tra i suoi nemici. Fino a quando i due giovani prenderanno finalmente coscienza del loro ruolo sulla Scacchiera dell’Equilibrio Cosmico e saranno pronti alla resa dei conti finale...

“La Via Oscura” è un magistrale esempio di romanzo puramente horror ma capace di fare denuncia sociale, e senza venir meno a nessuno dei due obbiettivi, mantenendosi sempre in perfetto equilibrio.
Il suo autore, Robert R. McCammon, è uno dei più apprezzati scrittori di genere americani (fondatore, tra l’altro, della celeberrima Horror Writers Association) e ha pubblicato, a tutt’oggi, tredici best-sellers (tra i quali ricordiamo Swan Song, Baal, Gone South...)
Scoperto per la prima volta in Italia da Laura Grimaldi e Marco Tropea alla fine degli anni ’80 e lanciato dalla collana Interno Giallo con il romanzo “Mine” (“Mary Terror” nella versione italiana), McCammon è stato portato alla notorietà definitiva nel nostro Paese dalla Gargoyle Books, che ne ha fatto uno dei suoi autori di punta, pubblicandone anche gli stupendi “Hanno Sete” e “L’Ora Del Lupo”.
“La Via Oscura” è un romanzo che gli appassionati dell’horror di stampo sovrannaturale non possono assolutamente non leggere!

lunedì 17 marzo 2008

Walkiria Nera Golden Dawn - Lotta negli Inferi (di Claudia Salvatori)

Per la collana Mondadori SEGRETISSIMO - Gli Ultimi Eroi, torna a Marzo in tutte le edicole Walkiria Nera, l'amorale e inquietante eroina del Terzo Reich creata da Claudia Salvatori, nel secondo capitolo della saga. Per gli appassionati di nazismo esoterico e misteri del Reich, un volumetto da non perdere...

venerdì 14 marzo 2008

Le stagioni della paura di Dan Simmons (due capolavori targati Gargoyle Books)


Dopo l'ennesimo colpo ben piazzato sul mercato editoriale da parte della Gargoyle Books (che ormai si può tranquillamente considerare l'unico vero punto di riferimento editoriale italiano per la narrativa horror), cioè "L'inverno della paura" del magistrale romanziere statunitense Dan Simmons, capitolo conclusivo della saga inaugurata col primo, stupendo "L'estate della paura", approfitto per scrivere una doppia recensione di entrambi i volumi.



E anche per dire GRAZIE alla Gargoyle, perchè per l'ennesima volta ha dimostrato, a noi famelici horrorofili, che il nostro genere letterario preferito è VIVO! Lunga vita all'horror...






Titolo: L' inverno della paura
Autore:
Simmons Dan
Editore:
Gargoyle
Data di Pubblicazione: 2007
ISBN: 8889541156
ISBN-13: 9788889541159






È tempo di tirare le somme della propria vita per Dale Stewart, professore di letteratura inglese presso l’Università del Montana e scrittore mediocre di romanzi western.
Dale ha perso tutto: la famiglia (tradita per Clare, una studentessa nativa americana che non ha esitato a mollarlo quando la loro storia si è sciolta come neve al sole), i colleghi, forse il lavoro.
Reduce da un suicidio fallito, malato di depressione, Dale decide di partire, contro il parere negativo del suo psichiatra, per l’Illinois, e più precisamente per la cittadina rurale di Elm Haven, dove ha vissuto un’infanzia molto travagliata e dove, durante una terribile estate di quarant’anni prima (1960), di cui conserva vaghi ricordi, aveva perso la vita, in modo tanto orribile quanto inspiegabile, il suo miglior amico, Duane Mc Bride.
Dale non sa spiegarsi come, ma è convinto che se vuole ritrovare il bandolo della matassa della sua esistenza, può farlo solo in quei luoghi, cercando di mettere per iscritto, sotto forma di romanzo, quegli stranissimi e lontani accadimenti.
Così, in una fredda e nevosa notte di Halloween del 2000, Dale Stuart giunge presso l’abitazione che ha preso in affitto per il suo anno sabbatico a Elm Haven: proprio la fattoria (ormai abbandonata) dei Mc Bride, una casa che conosce fin troppo bene e che lo accoglie in modo, per così dire, profetico: un terribile olezzo di morte e putrefazione che lo metterà in condizione di trascorrere la notte in macchina, per non trovarne poi traccia al mattino.
È l’inizio di un caleidoscopio di orridi incubi, spaventose apparizioni fantasma e minacce fin troppo reali (il branco di naziskin locali che tenta in ogni modo di farlo fuori, a causa di una serie di articoli che Dale aveva scritto in merito alle milizie paramilitari di destra dell’Illinois), e la mente dello scrittore sembra giungere al punto di non ritorno. Perché non riesce a ricordare in che modo bruciò la sinistra Old School di Elm Haven? Perché, mentre tutti i suoi amici d’infanzia sembrano spariti nel nulla, dal nulla riappare Michelle Staffney, la piccola bomba sexy delle elementari, il suo sogno erotico adolescenziale, in questa nuova forma adulta, finta e fredda e allo stesso tempo mortalmente...vitale...o bramosa di vita? Chi è il misterioso individuo che si aggira nei pressi del Calvary Cemetery vestito da veterano della Prima Guerra Mondiale, e perché gli da così tanto i brividi? E sono reali quei cinque enormi mastini neri che si aggirano nei dintorni della fattoria? È possibile che C. J. Cogden, l’ex bullo di un tempo, il terrore della sua infanzia, sia oggi lo sceriffo di Elm Haven?
Per quale motivo sul computer di Dale appaiono delle misteriosissime frasi fantasma?
E infine, cosa si nasconde al secondo piano della fattoria dei Mc Bride, che era stato sigillato dal papà di Duane cinquant’anni prima e da dove provengono correnti d’aria gelida e sembrano riverberare luci spettrali?
Con un narrato ricco di citazioni mai superflue (una per tutte, il continuo riferimento ai celebri “Giro di vite” e “L’angolo allegro” di Henry James), e una struttura che definirei un “cubo di Rubik letterario” per complessità di incastri (nello stesso romanzo viene fornito, come possibile chiave di lettura, l’esempio del cerchio di Moebius...) l’autore ci prende per mano e ci trascina, letteralmente, verso la pazzesca, impossibile soluzione (?) finale...
“L’inverno della paura” è un libro dalle dinamiche inverosimili, per quanto estremamente eccitanti, perché unisce un ritmo spaventosamente veloce a un’introspezione per la quale, per quanto tu povero lettore abbia voglia di girar pagina in fretta per la goduria di vedere come si sviluppano le situazioni, sei costretto a fermarti e meditare su quanto appena appreso dalla pagina precedente.
Se pensavate di aver letto tutto quanto in campo horror...scordatevelo!
No Dan Simmons? No fear-party!!!












Autore: Dan Simmons
Titolo: L’estate della paura
Prezzo: 17,50 Euro
Casa editrice: Gargoyle Books





È l’inizio dell’estate 1960 a Elm Haven, una piccola e sonnacchiosa cittadina rurale nello stato dell’Illinois (USA). Tra le mura della vecchia, enorme e tetra Old School, un edificio spropositatamente grande e dall’architettura impossibile, un gruppo di piccoli amici aspetta con ansia lo scoccare dell’ultima ora dell’ultimo giorno di scuola. L’estate soleggiata, con i suoi ozi pomeridiani, le scorribande in bici tra enormi muraglie di granturco, la ricerca di leggendarie grotte frequentate da antichi contrabbandieri, le lunghissime partite a baseball, le battaglie a colpi di zolle di terra e le nuotate negli stagni circostanti, li acclama a gran voce.
Si chiamano Dale e Lawrence Stewart, Duane Mc Bride, Jim Harlen, Kevin Grumbacher e Mike O’Rourke e sono i membri della Pattuglia Ciclista, squadra di autoproclamatisi eroi e difensori civici delle persone più deboli della comunità.
Ma pochi minuti prima della fine di quel lungo anno scolastico e dell’inizio delle tanto sospirate vacanze, un altro bambino della scuola, Tubby Cooke, sparisce misteriosamente, come ingoiato dalle viscere della scuola stessa.
La popolazione locale è convinta che Tubby sia semplicemente scappato via da una situazione familiare difficile, ma gli altri ragazzi nutrono seri dubbi in merito.
È solo l’inizio. Qualcosa di terribilmente sinistro si è messo in moto, e ciascuno dei ragazzi viene coinvolto in accadimenti impressionanti e sovrannaturali: sussurri nel buio, strane e inquietanti ombre che fuoriescono dagli armadi, misteriosi buchi nelle cantine, solchi lunghissimi ed enormi che percorrono le campagne, una maestra della scuola morta da mesi che ritorna in vita, uno strano soldato con una divisa risalente alla Prima Guerra Mondiale che si aggira tra il cimitero e la cittadina...
Tuttavia, con il coraggio e l’incoscienza tipici dell’adolescenza, i membri della Pattuglia Ciclista cercano di mettere insieme i tasselli di un puzzle sempre più oscuro e spaventoso, mentre le Forze del Male sembrano riconoscere in loro gli unici potenziali oppositori All’apocalisse che sta per scatenarsi di li a poco.
E quando i ragazzi scoprono un agghiacciante segreto, in merito a un episodio risalente all’inizio del secolo, e sembrano a un passo dalla soluzione di quegli enigmi, ecco che la Morte comincia a mietere vittime, e le Tenebre più oscure avvolgono Elm Haven in un sudario nero di dannazione e orrore...

Meraviglioso cross-over tra romanzo horror e romanzo di formazione (quel tipo di romanzo che, per dirla con le parole di Riccardo D’Anna, autore della postfazione del libro “...in cui, alla lungimiranza dello sguardo infantile, si contrappongono l’opaca caducità e le assiomatiche quanto inefficaci certezze del mondo adulto...”, e si possono citare come fulgidi esempi di questo tipo di narrativa “Io non ho paura” di Niccolò Ammaniti e “L’allievo” di Patrick Redmond), “L’estate della paura” è il capolavoro che ha consacrato Dan Simmons, romanziere multi-genere nato nel 1948 a Peoria, Illinois (praticamente negli stessi luoghi in cui è ambientato il romanzo...), quale Eccelso Maestro della Letteratura Horror.
Lo stesso Stephen King ha dichiarato di sentirsi in soggezione nei confronti di Simmons (e in effetti ritengo che questo romanzo sia nettamente superiore al pari-genere “IT” di King), e io aggiungo che qualsiasi aspirante scrittore dovrebbe imparare le regole dettate da Simmons nei suoi romanzi, poche, ferree regole per sfornare best sellers!







H. P. Lovecraft 1933 WPA Newsreel Interview

Ho trovato su YouTube questa videointervista al grandissimo H.P. Lovecraft. Ma è autentica o è un falso? Se ne sapete qualcosa, postate le vostre risposte qui...

venerdì 22 febbraio 2008

MAGIA ROSSA (di Gianfranco Manfredi)


Titolo: Magia Rossa
Autore: Gianfranco Manfredi
Editore: Gargoyle Books
Anno di pubblicazione: 2006
ISBN: 8889541121
Pagine: 228
Prezzo: € 15.00
Milano, 1980. Un articolo rinvenuto in una rivista di Storia del Risorgimento Italiano, a firma Alberto Bellini, inerente un oscuro e misterioso episodio avvenuto durante le agitazioni di Maggio 1898, e la repressione di queste da parte del generale Bava Beccaris, incuriosisce in modo morboso un ex compagno di studi e di lotte sociali dello stesso Bellini, Mario Montrese, consulente di archeologia industriale al Museo della Scienza.
Nell’articolo si fa riferimento a un personaggio leggendario, Tommaso Reiner, scapigliato milanese piuttosto noto negli ambienti anarchici dell’epoca, a cui si attribuivano misteriosi poteri telecinetici e si diceva fosse dedito all’alchimia e alla negromanzia. Pare che, durante il suddetto episodio storico, Reiner fosse intervenuto in favore degli operai rivoltosi, fermando le macchine delle industrie e facendo esplodere in faccia ai carabinieri i loro stessi fucili, e tutto questo con la sola forza del pensiero.
Trascinandosi dietro la compagna Marisa, ex studiosa di epigrafia etrusca e ora artista di teatro industrial/grandguignolesco, già tempo prima fidanzata del Bellini, Mario rintraccia il vecchio amico e lo costringe letteralmente a riprendere in mano le ricerche su Reiner.
Man mano che i tre scoprono nuovo materiale, si viene a delineare un puzzle cupo e delirante: il resoconto di una seduta spiritica di fine ‘800, con invitati dai nomi altisonanti ( il dottor Carlo Forlanini, il capocomico Edoardo Ferravilla e la primadonna della sua compagnia, la stupenda Emma Ivon, e alcuni celebri “scapigliati” di Brera, come Ernesto Bazzaro, scultore di monumenti funebri...) e alla quale partecipa lo stesso Reiner, culminata con un macabro incidente che comporta l’atroce fine dello stesso organizzatore della seduta, il cinico avvocato Bortolo Sperani; le lettere di Emma Ivon, morta di pazzia e crisi epilettiche, ex amante di Tommaso Reiner, inquietanti ed enigmatiche, che fanno riferimento ai rituali magici di Reiner, forse risalenti all’antichissimo e misterioso Impero di Ebla; una misteriosa statuetta, ritrovata nel secolo precedente durante uno scavo archeologico a Lucca, facente parte di un’ara romana ma di un’età stabilita di molto precedente, che manifesta lugubri e terrificanti poteri...
La ricerca di una verità che appare sempre più orribile e sconvolgente, e coinvolgerà altri personaggi del passato e del presente ( il notabile e studioso Giovanni Labus, il cineasta Italo Pacchioni, Giuseppe Fanelli ed Enrico Bignami tra i primi; il professor Weishaupt e il commissario Enrico Casetti tra i secondi) porterà a un unico dato di fatto in una realtà diventata all’improvviso...instabile: Tommaso Reiner è vivo, e col suo ritorno molte tombe si scoperchieranno, e legioni di morti torneranno a camminare sulla terra!
“E se sono vivi loro, allora tu sei morto!”...

Marxismo e cosmologia lovecraftiana, satira social/politica e zombie alla Romero, storia e meta-storia, questi sono solo alcuni degli ingredienti alla base di questo romanzo, che definire semplicemente horror è molto riduttivo, dotato com’è di svariate chiavi di lettura. E, senza tema di coprirmi di ridicolo, posso affermare che “Magia Rossa” di Gianfranco Manfredi, artista vero ed eclettico, cantautore, romanziere, saggista e sceneggiatore di cinema e fumetti (come i bonelliani, famosissimi “Magico Vento” e “Volto Nascosto”) è un libro che, per stile di scrittura, originalità, idee e contenuti, può tranquillamente essere annoverato tra i capolavori della Letteratura Italiana!
E onore alla Gargoyle Books per aver saputo rilanciare un romanzo che, appena pubblicato (per Feltrinelli, 1983), non incontrò un grandissimo favore di pubblico.Anche perché, probabilmente, era troppo avanti sui tempi...

NEMESIS (di Danila Comastri Montanari)


Autore: Comastri Montanari Danila
Editore: Hobby & Work Publishing
Genere: letteratura italiana
Collana: Publio Aurelio
Pagine: 318
ISBN: 8878516627
Data pubblicazione: 2007
Pendici del Caucaso, ai confini dell’Impero Romano, anno 25 d.C.
In uno sperduto villaggio una valorosa legione romana, la Legio III Gallica, agli ordini del generale Gaio Ulio Papilione, detto “l’Asiatico”, e del tribuno Taziano, con la labile scusa di cercare armi nascoste dai ribelli, compie un orribile massacro ai danni della popolazione locale (in prevalenza vecchi, donne e bambini). Il villaggio viene messo a ferro e fuoco, gli abitanti sgozzati, violentati, mutilati. Tra i soldati romani una sola perdita: Ulio il Giovane, figlio dello stesso Asiatico, le circostanze della cui morte, misteriose e controverse, resteranno celate per decenni dai fumi del rogo del villaggio e da quelli, ancor più perversi, della memoria...


Roma, anno 47 d.C.
Una misteriosa ragazza, vestita alla maniera del leggendario popolo di donne-guerriere chiamate Amazzoni, fa la sua comparsa nella casa del senatore/investigatore Publio Aurelio, gettandogli in faccia un pezzo di stoffa preziosa che lui sa, per certo, appartenere alla sua cara amica Pomponia, moglie del cavaliere Servilio, ufficialmente in trasferta nel Sannio.
La donna si presenta col nome di Nemesis e afferma di essere l’unica sopravvissuta al massacro di 22 anni prima, di aver rapito Pomponia e di avere l’intenzione di ucciderla se il senatore Publio Aurelio non l’aiuterà a ritrovare e uccidere tutti i legionari ancora in vita che parteciparono allo sterminio del suo popolo.
Combattuto tra la sua ferrea fedeltà a Roma e l’immensa angoscia per il destino di Pomponia, Publio Aurelio cerca di temporeggiare e con l’aiuto dei suoi due più fedeli assistenti, il liberto Castore di Alessandria, scansafatiche e farabutto matricolato ma astuto come una volpe, e il procurator Paride, ingenuo consultatore di cabale e oroscopi quanto ligio e infaticabile per quanto riguarda il dovere, comincia a investigare in segreto sui reduci della Legio III Gallica.
Uno alla volta, però, i reduci cominciano a morire di morte violenta, ciascuno in modi e contesti diversi e con unico elemento comune una piccola tigre di legno, che viene ritrovata sui cadaveri di ciascuno di loro.
Nemesis , però, sembra non avere responsabilità in queste morti e le indagini di Publio Aurelio si fanno man mano sempre più complesse e pericolose, rivelando torbidi giochi di potere occulto e omosessualità, tradimenti e inganni, infamanti segreti di Stato e addirittura una proto-organizzazione di stampo mafioso...

Ci sono tutti gli ingredienti di un romanzo criminale contemporaneo in questo quattordicesimo romanzo della saga di PUBLIO AURELIO — UN INVESTIGATORE NELL’ANTICA ROMA, personaggio creato da Danila Comastri Montanari, la più grande autrice italiana di polizieschi storici.
Basandosi su rigorosissimi elementi storici, curati fin nei minimi particolari, e in possesso di uno stile di scrittura invidiabile, capace di amalgamare in modo perfetto le problematiche politico/sociali del passato e del presente, con NEMESIS la Montanari tiene il lettore con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina, in un’alternanza di emozioni che vanno dallo sdegno per la brutalità delle legioni, alla pura ammirazione estetica per la descrizione di luoghi e situazioni ormai irrimediabilmente scomparsi, allo stupore per la mancanza di evoluzione spirituale e morale dell’uomo, nonostante siano trascorsi millenni...Ennesima, grandissima prova letteraria per un’autrice che, sebbene nell’ambito di un genere “di nicchia”, è rimasta per nove settimane di seguito nella classifica dei libri più venduti in Italia!

lunedì 21 gennaio 2008

PREMIO LETTERARIO ILBOX - I DELITTI DI CRONACA VERA

BANDO DI CONCORSO

1- L’associazione culturale Ilbox-motore per l’arte, in collaborazione con il settimanale Cronaca Vera, Aliberti Editore e Tonic Network Benessere, indice il bando di concorso per racconti inediti denominato “Premio Letterario Ilbox- I delitti di Cronaca Vera”
2- La partecipazione è libera e gratuita.
3- I racconti ammessi sono di genere giallo/noir/mistery/horror e non devono superare la lunghezza massima di 10.000 battute (spazi inclusi).
4- I racconti devono essere recapitati via mail all’indirizzo di posta elettronica
redazione@ilboxorta.org in formato .doc o .txt; accompagnati dai dati dell’autore: nome, cognome, numero di telefono, mini-biografia di 300 battute (spazi inclusi) e foto digitale dell’autore con una risoluzione minima di 300 kb. Sulla mail l’autore dovrà specificare anche la frase: “accetto integralmente le modalità del bando di concorso Premio Letterario Ilbox”.
5- La data di scadenza per la consegna dei racconti è fissata per il 30 novembre 2008, farà fede la data di ricezione di posta elettronica.
6- La giuria che selezionerà i racconti è composta dalla redazione de Ilbox-motore per l’arte ed è presieduta da Edoardo Montolli. Il giudizio della giuria è inappellabile.
7- A partire da metà gennaio 2008 i racconti selezionati verranno settimanalmente premiati con la pubblicazione su Cronaca Vera, accompagnati dalla mini-biografia e dalla fotografia che l’autore avrà inviato.
8- Gli stessi racconti selezionati saranno premiati con la pubblicazione, con le medesime modalità (e cioè con biografia e foto), sulla rivista mensile Tonic Magazine, interna al circuito di palestre Tonic Network Benessere, a partire dal numero di febbraio del 2008.
9- Tra i tutti i racconti pubblicati su Cronaca Vera e su Tonic Magazine nel corso del 2008, fino cioè al 31/12/2008, verrà fatta un’ulteriore selezione. I migliori saranno premiati con la pubblicazione nell’antologia “I delitti di Cronaca Vera”, edita da Aliberti editore e in libreria entro la primavera del 2009. L’antologia sarà a cura di Edoardo Montolli.
10- A partire dall’estate del 2009 l’antologia “I delitti di Cronaca Vera” potrà anche essere allegata alla rivista Tonic Magazine ed essere venduta ai soci di Tonic Network Benessere come supplemento alla rivista.
11- I partecipanti cedono fin d’ora gratuitamente e integralmente a Ilbox-motore per l’arte i diritti d’autore, dei racconti che dovessero essere pubblicati su Cronaca Vera, Tonic Magazine e nell’antologia “I delitti di Cronaca Vera”.