venerdì 22 febbraio 2008

MAGIA ROSSA (di Gianfranco Manfredi)


Titolo: Magia Rossa
Autore: Gianfranco Manfredi
Editore: Gargoyle Books
Anno di pubblicazione: 2006
ISBN: 8889541121
Pagine: 228
Prezzo: € 15.00
Milano, 1980. Un articolo rinvenuto in una rivista di Storia del Risorgimento Italiano, a firma Alberto Bellini, inerente un oscuro e misterioso episodio avvenuto durante le agitazioni di Maggio 1898, e la repressione di queste da parte del generale Bava Beccaris, incuriosisce in modo morboso un ex compagno di studi e di lotte sociali dello stesso Bellini, Mario Montrese, consulente di archeologia industriale al Museo della Scienza.
Nell’articolo si fa riferimento a un personaggio leggendario, Tommaso Reiner, scapigliato milanese piuttosto noto negli ambienti anarchici dell’epoca, a cui si attribuivano misteriosi poteri telecinetici e si diceva fosse dedito all’alchimia e alla negromanzia. Pare che, durante il suddetto episodio storico, Reiner fosse intervenuto in favore degli operai rivoltosi, fermando le macchine delle industrie e facendo esplodere in faccia ai carabinieri i loro stessi fucili, e tutto questo con la sola forza del pensiero.
Trascinandosi dietro la compagna Marisa, ex studiosa di epigrafia etrusca e ora artista di teatro industrial/grandguignolesco, già tempo prima fidanzata del Bellini, Mario rintraccia il vecchio amico e lo costringe letteralmente a riprendere in mano le ricerche su Reiner.
Man mano che i tre scoprono nuovo materiale, si viene a delineare un puzzle cupo e delirante: il resoconto di una seduta spiritica di fine ‘800, con invitati dai nomi altisonanti ( il dottor Carlo Forlanini, il capocomico Edoardo Ferravilla e la primadonna della sua compagnia, la stupenda Emma Ivon, e alcuni celebri “scapigliati” di Brera, come Ernesto Bazzaro, scultore di monumenti funebri...) e alla quale partecipa lo stesso Reiner, culminata con un macabro incidente che comporta l’atroce fine dello stesso organizzatore della seduta, il cinico avvocato Bortolo Sperani; le lettere di Emma Ivon, morta di pazzia e crisi epilettiche, ex amante di Tommaso Reiner, inquietanti ed enigmatiche, che fanno riferimento ai rituali magici di Reiner, forse risalenti all’antichissimo e misterioso Impero di Ebla; una misteriosa statuetta, ritrovata nel secolo precedente durante uno scavo archeologico a Lucca, facente parte di un’ara romana ma di un’età stabilita di molto precedente, che manifesta lugubri e terrificanti poteri...
La ricerca di una verità che appare sempre più orribile e sconvolgente, e coinvolgerà altri personaggi del passato e del presente ( il notabile e studioso Giovanni Labus, il cineasta Italo Pacchioni, Giuseppe Fanelli ed Enrico Bignami tra i primi; il professor Weishaupt e il commissario Enrico Casetti tra i secondi) porterà a un unico dato di fatto in una realtà diventata all’improvviso...instabile: Tommaso Reiner è vivo, e col suo ritorno molte tombe si scoperchieranno, e legioni di morti torneranno a camminare sulla terra!
“E se sono vivi loro, allora tu sei morto!”...

Marxismo e cosmologia lovecraftiana, satira social/politica e zombie alla Romero, storia e meta-storia, questi sono solo alcuni degli ingredienti alla base di questo romanzo, che definire semplicemente horror è molto riduttivo, dotato com’è di svariate chiavi di lettura. E, senza tema di coprirmi di ridicolo, posso affermare che “Magia Rossa” di Gianfranco Manfredi, artista vero ed eclettico, cantautore, romanziere, saggista e sceneggiatore di cinema e fumetti (come i bonelliani, famosissimi “Magico Vento” e “Volto Nascosto”) è un libro che, per stile di scrittura, originalità, idee e contenuti, può tranquillamente essere annoverato tra i capolavori della Letteratura Italiana!
E onore alla Gargoyle Books per aver saputo rilanciare un romanzo che, appena pubblicato (per Feltrinelli, 1983), non incontrò un grandissimo favore di pubblico.Anche perché, probabilmente, era troppo avanti sui tempi...

Nessun commento: