giovedì 8 aprile 2010

VARNEY IL VAMPIRO - Primo Volume: Il banchetto di sangue (di Thomas Preskett Prest - James Malcolm Rymer, Ed. Gargoyle Books)



Thomas Preskett Prest - James Malcolm Rymer
Primo Volume
Il banchetto di sangue
Traduzione Chiara Vatteroni
Introduzione di Carlo Pagetti
Gargoyle Books



“Il genere Gotico pone sempre dei dubbi al centro e a motore della narrazione: cos'è oggettivo e cos'è soggettivo? Che rapporto c'è tra conosciuto e ignoto? Cos'è vero e cos'è falso? Cos'è storia e cos'è leggenda? E persino: cos'è vita e cos'è morte? Possiamo davvero tracciare un netto confine tra tutte queste cose? C'è ben poco di evasivo in romanzi che trattano questi interrogativi fondamentali. Definire l'horror come semplicemente "perturbante" confonde il mezzo con il fine. Il fine è filosofico, ma con una specificità: l'accento cade sulle domande, non sulle risposte. Il disagio che si semina nel lettore, lo spinge a interrogarsi. Ogni soluzione raggiunta, ingenera nuovi interrogativi. Credo che questo atteggiamento abbia un profondo significato culturale e politico. In epoche stupidamente assertive come quella in cui viviamo, chi propaga dubbi fa opera di bene.”
Gianfranco Manfredi


“Il banchetto di sangue” ha inizio con un siffatto, orrido pasto: la disgustosa esigenza di un incubo che investe la giovane, graziosa e virtuosa Flora, non prima d’essere annunciato da una fosca tempesta che s’abbatte sulla dimora di campagna, la Bannerworth Hall, dove nel sonno lei attende e sogna del ritorno di Charles Holland, il proprio fidanzato in viaggio all’estero. Un vampiro - tale è l’incubo - affiora dalle tenebre adoperandosi per avvincerla in una terrifica esperienza sensoriale, che è poi la tela del ragno dove paralizzata, la preda è costretta a subire passivamente l’infernale banchetto. I fratelli Henry e George, insieme a Mr Marchdale, un conoscente, accorreranno alla richiesta d’aiuto di Flora, imbattendosi nell’ospite inquietante e ritrovandosi così invischiati nelle trame e nelle peripezie di Sir Francis Varney. Un vecchio quadro nella stanza stessa dove Flora è stata predata, lo ritrae: il giovane dalla fronte maestosa, dal pallore di morte, che scruta dal dipinto con “occhi che nessuno vuole vedere due volte”. Le indagini, i sospetti - le paure, lo sdegno per quanto accade e la volontà di difendersi da un simile, irruente sovvertitore della propria mite “realtà” così faticosamente edificata – individueranno nell’aristocratico Sir Francis il proprio demoniaco avversario, quello stesso nemico residente in una vicina dimora, che s’industria per il possesso della Bannerworth Hall; arrivando, per tale scopo, a minacciare Flora – allorché scoperto, e nondimeno restio a rinunciare alle proprie signorili, cavalleresche maniere - di riprometterla all’orrore vissuto, dovessero decidere di scontrarsi con i suoi propositi e ostacolarli. Charles Holland è nel frattempo riapparso, ed è subito affiancato dalla figura del dottor Chillinghworth, dell’ammiraglio Bell e del suo attendente Jack Pringle, le persone che saranno più intimamente coinvolte nelle vicissitudini della famiglia Bannerworth, e che vorranno far chiarezza su quanto accade. Ci sono infatti diversi enigmi da sbrogliare, come l’improvvisa, subitanea sparizione di Charles, dietro cui si scoprirà poi vi è la combutta di Mr Marchdale con Sir Varney, complici nella volontà di sbarazzarsi di un comune intralcio alle proprie mire, riconosciuto nel giovane fidanzato di Flora, relegato pertanto nei sotterranei di un edificio in rovina e costretto alla passività. Ma nel mentre che tutto ciò accade – duelli, risse, ruderi visitati, bare scoperchiate, paletti infilzati – l’eco di tali drammatiche e stravaganti vicende ha raggiunto il popolo, che assalta e incendia la casa di Varney il vampiro promettendogli morte, e costringendolo a nuove agili peripezie, fughe, controffensive e seduzioni.
La Gargoyle Books torna a farci fare salti di meraviglia sulle sedie, e a rinnovare la stima che le è dovuta, impegnandosi nientemeno che nella prima traduzione di quel leggendario “anello mancante” dell’universo narrativo con protagonista la figura del vampiro. Una prestigiosa operazione che porta sui nostri scaffali un opera da tutti citata ma poco conosciuta, successiva al solo Polidori: il capolavoro dei penny dreadful che vorrà influenzare tutta la letteratura gotica a seguire e persino il Dracula di Bram Stoker. L’opera è proposta in tre volumi, per un totale di circa 1500 pagine: “Il banchetto di sangue”, con la prestigiosa introduzione di Carlo Pagetti; a luglio uscirà il secondo volume dal titolo “L'inafferrabile”, impreziosito dall'intervento di Fabio Giovannini, che traccerà un excursus sulla figura del vampiro; il terzo volume, “All’ombra del Vesuvio”, sarà in libreria a novembre con il contributo del grande Mauro Boselli (Dampyr) che traccerà l'evoluzione del vampiro nella letteratura popolare, dal penny dreadful al fumetto.
Gli autori: Inizialmente fu Thomas Preskett Prest - scrittore londinese cui si deve il romanzo Sweeney Todd, the Demon Barber of Fleet Street (che ha ispirato John Schlesinger e Tim Burton per i loro film sul barbiere cannibale, rispettivamente La bottega degli orrori di Sweeney Todd,1997 e Sweeney Todd il diabolico barbiere di Fleet Street, 2008) a venire ritenuto autore di Varney il vampiro, in seguito, però, si fece il nome di James Malcolm Rymer, ingegnere civile che arrotondava i suoi introiti dedicandosi alla scrittura su commissione per l'editore Lloyd, da molti reputato più attendibile quanto a paternità dell'opera. Rymer probabilmente si spartiva, coordinandolo, il lavoro con altri vari scrittori rimasti ignoti, al punto che la redazione del testo sembra più provenire da una "scuola", o da una catena di montaggio, in cui il nome dell'autore rimane anonimo e non appare comunque di primaria importanza...

(Recensione a cura di) Bruno Maiorano

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