mercoledì 2 luglio 2008

Lo Zio Silas (di Joseph Sheridan Le Fanu)


Joseph Sheridan Le Fanu
collana Gargoyle Books 17, Gargoyle Books, 2008
rilegato, 558 pagine, Euro 16,00
ISBN 978-88-89541-27-2

Tenuta di Knowl (Inghilterra), inverno 1844. Maud è la giovanissima figlia di Austin Ruthyn di Knowl, vecchio e ricchissimo nobile il cui carattere è stato notevolmente inasprito dalla perdita dell’adorata moglie in giovane età, oltre che da una serie di dispiaceri familiari che lo hanno indotto a trasformarsi in un autentico misantropo.
Maud è figlia unica ed erede universale del patrimonio di famiglia. La sua vita si trascina monotonamente tra le pareti dell’oscura e spettrale residenza, con l’unica compagnia della fedele servitù e dei silenzi enigmatici di suo padre. Dotata di un’incontenibile e fantasiosa curiosità, Maud è morbosamente attratta dai ritratti, disseminati per la residenza, di suo zio Silas, fratello del padre che non ha mai incontrato e sul cui conto si vociferano cose molto brutte: infamanti accuse di omicidio che lo hanno fatto cadere in disgrazia.
La vita nella proprietà di Knowl sembra ricevere una brusca svolta dopo la visita di un misterioso personaggio, il dottor Bryerly, amico di suo padre e come lui seguace di uno strano e ambiguo culto, quello della Setta di Swedenborg.
Dopo alcuni giorni trascorsi a Knowl in stretta e segreta compagnia di Austin, Bryerly se ne va. È allora che il vecchio Ruthyn sembra farsi più loquace e confida parzialmente a Maud un segreto di vitale importanza. Contemporaneamente, le comunica che sta apprestandosi a intraprendere un enigmatico Viaggio in compagnia di Qualcuno. Maud fatica a comprendere la reale entità delle parole del padre.
Una notte fa il suo ingresso nella residenza di Knowl Madame De la Rougierre, la nuova istitutrice francese della ragazza, una creatura sulfurea e misteriosa che instaura da subito con la ragazza un rapporto basato sul terrore. A far da contraltare a questo personaggio giunge, qualche tempo dopo, la cugina Monica, di molto più anziana di Maud, solare ed esuberante. A lei Maud confida paure e curiosità, e grazie alle mezze verità di Monica, Maud rinforza il proprio interesse nei confronti della figura di Zio Silas. È proprio grazie a Monica che, tempo dopo, la ragazza riuscirà a far cacciare da Knowl l’infernale Madame De la Rougierre.
Alla morte di Austin, Maud viene affidata proprio alle cure dello Zio Silas. Questi dovrà farsi carico dell’educazione e della buona salute di Maud, da cui erediterebbe il patrimonio della famiglia Ruthyn in caso di morte della giovane...
Maud si stabilisce così nella casa di Zio Silas a Bartram-Haugh. Qui conosce Milly, la figlia di Silas, una ragazza con cui si sente subito in sintonia e le cose sembrano finalmente cambiare in meglio. Ma dura poco, e le Tenebre non tarderanno ad addensarsi di nuovo attorno a Maud, nella personificazione di Zio Silas, un personaggio ancor più inquietante e spettrale di quanto la ragazza potesse immaginare, ma soprattutto in quella di suo figlio Dudley, creatura tanto viscida quanto spaventosa. I fatti incredibili che di li a poco andranno a verificarsi costringeranno Maud ad abbandonare le vesti di ingenua damigella di campagna e trasformarsi nella più classica eroina vittoriana, in un crescendo di paura, mistero e Oscurità...

Stampato per la prima volta in Italia a quasi centocinquant’anni dalla sua stesura, grazie alla mai troppo lodata Gargoyle Books, “Lo Zio Silas” è il capolavoro assoluto di Joseph Sheridan Le Fanu, uno dei massimi Maestri della letteratura gotica anglosassone, conosciuto nel nostro Paese quasi esclusivamente per il racconto lungo di stampo lesbo/vampirico “Carmilla”. Ne “Lo Zio Silas” sono presenti tutti gli ingredienti del romanzo gotico “di razza”, dalle dimore spettrali ai più terribili segreti sussurrati, ai personaggi negativi con l’anima più nera di un abisso, agli eroi ed anti-eroi più sublimi, alle “presenze” più o meno palesi, più o meno buone o cattive...
Tutti i personaggi qui rappresentati sono memorabili, emozionanti. Alcuni, come Madame De la Rougierre e lo stesso Zio Silas, sono autentiche icone “dark” che farebbero la gioia di cineasti come Tim Burton (a proposito: visto che del romanzo esiste già una versione cinematografica, “Uncle Silas” di Charles Frank, del 1947, a quando un remake, magari proprio di Burton, magari con Johnny Depp nel ruolo del tenebroso Zio???)
Da avere! Da leggere! Da perdersi nei meandri delle pagine che si trasformano in autentici passaggi segreti, cunicoli infidi, segreti inconfessabili...
Da godere chiusi in casa, d’inverno, davanti al camino, mentre fuori il vento ulula, con un buon bicchiere di Vecchia Romagna appoggiato sul tavolino e in sottofondo un disco dei Nightfall o dei Paradise Lost...
Un romanzo diabolicamente divino, divinamente diabolico!

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