mercoledì 24 marzo 2010

LEGION (di Scott Stewart)




Legion è un film del 2010 diretto da Scott Stewart, appartenente al filone ‘fantasy-horror’.
La trama è riassumibile in poche parole. E’ il 23 dicembre e un essere alato piomba sulla terra recidendosi le ali. Intanto, nel deserto del Mojave, Jeep, un ragazzo di bell’aspetto e dalle grandi aspettative, è ossessionato da incubi ricorrenti mentre Charlie (la ragazza che vive con lui ma che non è la sua fidanzata) aspetta un bambino e si scambiano qualche parola sul futuro di entrambi. Charlie e Jeep lavorano entrambi al (guarda caso...) Paradise Falls, un Diner che si trova in uno dei posti più sperduti e isolati del mondo. Nel locale ritroviamo Bon Hanson, padrone dello stesso, alle prese col vecchio televisore che proprio non ne vuol sapere di funzionare, e i soliti malcapitati della situazione ovvero Howard e Sandra Anderson, la loro figlia ribelle Audrey e Kyle, padre single fermatosi nel luogo meno accogliente del mondo solo per fare una telefonata all’amato figlio.
Ben presto tutte queste persone si ritroveranno isolati da tutto e da tutti nel modo più totale, in quanto tutte le comunicazioni (radio, televisione, telefono) salteranno a causa di una strana tempesta all’orizzonte. A fare compagnia ai poveri malcapitati arriverà anche un’arzilla vecchietta che, ordinata una bistecca al sangue, si trasforma in una specie di ‘donna ragno’, prendendo a morsi il povero Howard e sbalordendo i più per la forza dimostrata. L’audace anziana verrà uccisa solo da parecchi colpi di rivoltella e i protagonisti finalmente si renderanno conto che qualcosa non sta proprio andando per il verso giusto. A dar loro man forte arriverà uno sconosciuto con degli strani segni sul corpo e che ben presto si rivelerà essere l’arcangelo Michele, approdato sulla terra solo ed esclusivamente per salvare il figlio di Charlie, unica speranza per il genere umano. Dio infatti, perdendo speranza nell’uomo, ha deciso di mandare sulla terra frotte di angeli vendicatori per riscattare l’umanità. L’epilogo lo lascio agli spettatori. Il regista, ex responsabile degli effetti visivi in Sin City e Pirati dei Caraibi, partorisce un plot abbastanza interessante ma non del tutto convincente. Infatti ci ritroviamo di fronte agli arcangeli Michele e Gabriele che combattono tra loro a metà pellicola in quanto l’uno vorrebbe salvare il mondo e l’altro invece eseguire gli ordini del ‘Padre’. Michele, dopo essere stato barbaramente ucciso dal suo compagno d’avventura (con tanto di mazza ferrata rotante) ritorna in vita però, proclamando questa frase: “ Dimmi Gabriel, sei un figlio che da al padre ciò che gli chiede o ciò che gli serve?” Un po’ troppo scontato direi. Giuseppe invece da falegname è passato a fare il meccanico mentre la Madonna questa volta è una cameriera di basso livello la quale voleva anche abortire colui che diverrà il moderno Gesù, non voluto nemmeno da suo Padre.
Come detto poc'anzi, la trama sarebbe stata abbastanza interessante se non fosse stata diretta e interpretata in modo fin troppo grossolano, lacunoso e scontato. Infatti, quella che doveva essere l’Apocalisse, si risolve in modo fin troppo affrettato e con poco, pochissimo pathos.
Trovo Legion un prodotto godibile più in home video che al cinema. Il finale lascia presagire persino ad seguito. Speriamo solo che il tutto esca nelle sale cinematografiche prima del 2012…
(Recensione a cura di) Kira Yagami/Susanna Angelino




Titolo originale: Legion
Lingua originale: Inglese
Paese: USA
Anno: 2010
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: horror, azione,fantasy
Regia:Scott Stewart
Sceneggiatura: Peter Schink,Scott Stewart
Produttore: David Lancaster, Michel Litvak
Casa di produzione: Bold Films Distribuzione (Italia): Sony Pictures Storyboard

Interpreti e personaggi
Dennis Quaid: Bob Hanson
Paul Bettany: Michael
Doug Jones: Ice Cream Man
Kate Walsh: Sandra Anderson
Kevin Durand: Gabriel
Lucas Black: Jeep Hansen
Tyrese Gibson: Kyle Williams
Willa Holland: Audrey Anderson
Adrianne Palicki: Charlie
Charles S. Dutton: Percy
Fotografia: John Lindley
Montaggio: Steven Kemper
Musiche: John Frizzell
Scenografia: Jeff Higinbotham


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